LA SCELTA

(Regia: Michele Placido, 2015, con Raoul Bova, Ambra Angiolini, Valeria Solarino, Michele Placido)

LA SCELTA

Bisceglie, oggi: dopo che Laura è vittima di una violenza sessuale che la lascia incinta, la relazione tra lei e Giorgio subisce pesanti contraccolpi. Adattare un testo teatrale di Pirandello (L’innesto) del 1919 non è semplice, vista la profonda differenza dei problemi morali di allora rispetto ad un’epoca come la nostra. Se poi lo si fa senza una “giusta” distanza, un filtro ironico adeguato, il rischio di anacronismo è forte. Ci cade purtroppo La Scelta, nel quale deambulano spaesati e irritanti Bova e Angiolini (per non parlare dell’insipida Solarino), preda di testi che risultano insopportabilmente aulici e di palpiti antiabortisti che (non tanto) paradossalmente sembrano messi lì per suscitare demagogiche discussioni televisive, come nell’Italia di qualche decennio fa. E le musiche di Luca D’Alberto non fanno che peggiorare la situazione. Il più brutto film di Placido regista, un passo oltre Ovunque sei. (dz)

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