ANT-MAN

(Regia: Peyton Reed, 2015, con Paul Rudd, Evangeline Lilly, Corey Stoll, Bobby Cannavale, Michael Douglas)

ANT-MAN

Ant-Man arriva al cinema come sorta di “sottoprodotto” dell’universo Avengers (più volte citati nel film) e si rivela interessante, ma soprattutto godibile. Costruito interamente sulla logica dell’eroe proletario, costretto a rubare perché povero, senza poteri particolari se non quelli che gli derivano dalla tecnologia e dalla sua intelligenza, il film propugna l’ideale tutto americano del diritto a una seconda possibilità. E con la scelta di Paul Rudd (palestrato per il ruolo), solitamente maschera comica, ribalta il trend degli ultimi anni del fumettone affidato al belloccio di turno a cui vengono messe in bocca battute forzate, trasformando così l’uomo comune, a volte impacciato, in condottiero delle formiche (insetto operaio per eccellenza) in lotta contro il male, ma sempre inquadrato all’interno di un rapporto tra padrone e dipendente. Gustose le sequenze “miniaturizzate” (la prima trasformazione e lo scontro finale nella stanza dei giochi di una bambina su tutte), ma poco carismatici alcuni interpreti, a cominciare dal villain Corey Stoll e da uno sbiadito Michael Douglas. (mc)

voto_3