DARK PLACES – NEI LUOGHI OSCURI

(Regia: Gilles Paquet-Brenner, 2015, con Charlize Theron, Chloë Grace-Moretz, Nicholas Hoult, Corey Stoll, Christina Hendricks)

DARK PLACES – NEI LUOGHI OSCURI

Da un romanzo di Gillian Flynn, talentuosa autrice de L’amore bugiardo – Gone Girl, ma senza la sottile ironia e le capacità di messa in scena del capolavoro di David Fincher. L’apatica Libby Day (Charlize Theron, monocorde) all’età di otto anni ha visto la propria famiglia (madre e sorelle) massacrate in circostante misteriose. La colpa è ricaduta sul fratello maggiore Ben (Corey Stoll), sospettato di occultismo e pedofilia. Dopo quasi tre decenni, un giovane imprenditore appassionato di misteri irrisolti (Nicholas Hoult) spinge Libby ad indagare sul fattaccio della sua infanzia, a vederci chiaro e capire chi era davvero coinvolto nel brutale omicidio. Nonostante una narrazione che scorre in parallelo tra passato e presente scoprendo lentamente le carte sulle reali motivazioni dei sopravvissuti alla tragedia, svariati colpi di scena e un sottotesto da melodramma familiare, la pellicola scorre inerte e senza sussulti, limitandosi a sfiorare le tematiche più scomode e interessanti. Il plot si ingarbuglia tra mille personaggi men che interessanti e lo spettatore arriva sfinito e annoiato alla risoluzione di questo macchinoso noir al femminile, che spreca malamente il talento del cast di contorno (brava Christina Hendricks) e avrebbe funzionato meglio in mani più capaci. (ap)

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