TUTTO PUÒ ACCADERE A BROADWAY

(Regia: Peter Bogdanovich, 2014, con Imogen Poots, Owen Wilson, Jennifer Aniston, Will Forte, Rhys Ifans)

TUTTO PUÒ  ACCADERE A BROADWAY

La svampita ex squillo Isabella Patterson (Imogen Poots) è scelta come interprete principale di un musical che presto andrà in scena a Broadway. Nessuno però sa che, un anno prima, Isabella è finita a letto con il regista donnaiolo dello spettacolo (Owen Wilson), che ora tenta in ogni modo di non far trapelare la verità sull’accaduto, nonostante i sospetti della moglie e del resto del cast.
L’atteso ritorno al cinema del maestro Peter Bogdanovich avviene a quindici anni dal suo ultimo film per il grande schermo (Hollywood Confidential) e sotto gli auspici dei colleghi-fan Noah Baumbach e Wes Anderson (produttori esecutivi). Il modello di riferimento è Rumori fuori scena (1992) e, in parte, Ma papà ti manda sola? (1972), ovvero una pochade dallo stampo teatrale, fatta di scambi di persona, battibecchi amorosi, dialoghi a raffica, e ovviamente un’insana passione per la settima arte. Un’opera anacronistica nel panorama quotidiano, che però funziona e fila spedita dall’inizio alla fine, per merito di un divertito e divertente cast (la migliore è la psicanalista sciroccata interpretata da Jennifer Aniston) e di una sceneggiatura zeppa di dialoghi spassosi. Il limite di un’operazione come questa è l’eccesso di consapevolezza: il rischio è appellarsi principalmente ad un pubblico (sempre che esista ancora) di cinefili e cultori della Hollywood degli anni d’oro, e a nessun altro. Occhio al cameo finale del regista cinefilo per eccellenza, in linea con il piglio autoreferenziale del film. (ap)

voto_3