L’ABBIAMO FATTA GROSSA

(Regia: Carlo Verdone, 2016, con Carlo Verdone, Antonio Albanese, Anna Kasyan, Massimo Popolizio)

L’ABBIAMO FATTA GROSSA

C’era una volta un regista-attore-comico di buon mestiere che sapeva talvolta cogliere i vizi delle italiche genti e con il suo trasformismo divertire e, un po’ meno spesso, andare a segno con crudeltà. Scordiamoci il passato: gli ultimi lavori di Verdone sono sciattissimi nella messa in scena e un colabrodo nella scrittura (in quest’ultimo film, per fare un unico minimo esempio, la gag dei 500 euro da cambiare è ripetuta due volte, e non è neanche l’unico caso). Pazienza se il suo cinema avesse solo perso il mordente – anche se la didascalia finale avvilisce – ma nell’intrigo (per modo di dire) che fa da motore del film si fatica anche solo a trovare una scena degna di nota, genuinamente comica o, all’opposto, di vero patetismo: i personaggi, i soliti falliti di mezza tacca, non solo sembrano spesso marionette senza scheletro, ma non trovano nemmeno un’alchimia che riscatti l’anonimato della commedia (la scena in cui Albanese si finge gay per carpire un’informazione riservata è eloquente nella sua sconcertante insulsaggine). Il pubblico sghignazza ancora nonostante tutto, ma su gag che sanno di stantio e che a questo punto non dicono più nulla. (dz)

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