LEGEND

(Regia: Brian Helgeland, 2015, con Tom Hardy, Emily Browning, David Thewlis, Christopher Ecclestone, Chazz Palminteri, Paul Bettany)

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La storia (vera, se ancora importa) dei gemelli Reginald (Reggie) e Ronald Kray, gangster dell’East End londinese a partire dai primi anni Sessanta, che già era stata narrata nell’interessante e obliquo The Krays – I Corvi (1990) da Peter Medak, viene raccontata nuovamente da Helgeland (nettamente migliore come sceneggiatore – tra i suoi copioni L.A. Confidential, Mystic River, Green Zone – che come regista) in un film che di interessante, a parte il virtuosismo e il trasformismo di Hardy nel doppio ruolo dei protagonisti, ha davvero ben poco. La storia va avanti come deve andare, ma senza che davvero ce ne possa importare qualcosa. Chiaro segno di un difetto di direzione, ispirazione e originalità. La voce narrante è quella della giovane e sfortunata moglie di Reggie (la bella australiana Emily Browning in precedenza vista in Pompei di Paul W. S. Anderson), cosa che dovrebbe infondere un po’ di pathos, ma anche lì alla fine si scopre che c’è il “trucco”. Occasione sprecata su tutta la linea. (dz)

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