LA CORTE

(Regia: Christian Vincent, 2015, con Fabrice Luchini, Sidse Babett Knudsen, Eva Lallier, Corinne Masiero)

LA CORTE

Il Presidente della Corte d’Assise Xavier Racine (Fabrice Luchini) è un giudice molto severo, le cui sentenze prevedono sempre un minimo di condanna di 10 anni. Trovatosi a presiedere un difficile caso d’infanticidio, il giudice reincontra nella Giuria Popolare una donna (Sidse Babett Knudsen) che l’uomo aveva amato molti anni prima, all’insaputa di quest’ultima. Presentato in Concorso al Festival di Venezia nel 2015, dove si è aggiudicato sia la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile, andata a Fabrice Luchini, sia il premio alla migliore sceneggiatura. Il regista Christian Vincent realizza un dramma processuale canonico che si dipana su tematiche come la labilità della verità e l’eterno contrasto tra legge e giustizia, ma si concentra soprattutto su una narrazione da commedia romantica, esplorando il ritrovamento dell’affetto tra l’integerrimo giudice interpretato da Luchini e la donna amata. Forse un film sul bisogno del sentimento come chiave per valutare la verità, o più semplicemente una storia d’amore abilmente nascosta da film con giurie e giudici. L’impressione però è che ci si trovi davanti a un’opera che maschera con il garbo e l’eleganza la mancanza del giusto equilibrio tra i due piani del film, e che fatica a congiungerli in una visione univoca e senza forzature. (rt)

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