RACE – IL COLORE DELLA VITTORIA

(Regia: Stephen Hopkins, 2016, con Stephan James, Jason Sudeikis, Eli Goree, Carice van Houten, Jeremy Irons)

RACE – IL COLORE DELLA VITTORIA

A 80 anni dalle sue mitiche gesta, Hollywood celebra Jesse Owens (Stephan James), stella afroamericana delle olimpiadi “naziste” a Berlino nel 1936. L’accuratezza storica sembra fondata nella messa in scena dell’enorme quantità di carne al fuoco (non solo gare, ma anche politica, questione razziale e drammi personali) in cui prevale l’idea del sano orgoglio personale, da privilegiare a discutibili lotte da paladini. Il regista, senza malizia, si preoccupa giustamente di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, non relegando i soli americani al ruolo di buoni, così come i tedeschi non sono tutti cattivi, anche quando ossessionati dalla grandezza. Da apprezzare il piano-sequenza che vede Owens entrare per la prima volta nello stadio olimpico, un Jason Sudeikis privato del suo solito sorriso ebete stampato in faccia e, in parte, la figura di Leni Riefensthal, convinta sostenitrice del potere catartico e immanente del cinema. Tutto sommato una discreta illustrazione. (mc)

voto_3