LE CONFESSIONI

(Regia: Roberto Andò, 2016, con Toni Servillo, Daniel Auteuil, Pierfrancesco Favino, Moritz Bleibtreu, Connie Nielsen, Marie-Josée Croze)

LE CONFESSIONI

I più importanti ministri dell’economia assieme al direttore del Fondo Monetario Internazionale Daniel Roché (Daniel Auteuil) si incontrano segretamente in un summit del G8 per discutere di una manovra finanziaria che potrebbe portare a gravi conseguenze. Alla riunione è presente anche il monaco certosino Roberto Salus (Toni Servillo), ultima persona a parlare con Roché prima che l’uomo si suicidi.
Tre anni dopo Viva la libertà!, Roberto Andò torna con Le confessioni, suo undicesimo film da regista. Sarà forse la presenza dell’attore feticcio di Paolo Sorrentino, ma Andò pare guardare parecchio allo stile dell’autore napoletano, non solo nella trama che suona “sorrentiniana”, ma cercando di nobilitare il proprio film tramite un immaginario magniloquente e poetico. L’impressione è che Andò vorrebbe parlare dell’oggi e soprattutto realizzare una parabola sul senso di umanità e di responsabilità del potere e sul ritrovamento della coscienza da parte di chi gestisce i destini del mondo. Nonostante la coproduzione Italia-Francia, il cast internazionale e un Servillo che ormai recita solo per aforismi, il risultato è un dramma mascherato da (pseudo)thriller, in cui tutto sembra forzato a dismisura e costruito su una riflessione a tesi più che scontata. (rt)

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