Greta Evans (Lauren Cohan) è una giovane americana trasferitasi in Inghilterra per accettare un lavoro come babysitter presso la famiglia Hellshire. Una volta arrivata, Greta scopre che il bambino che deve accudire è una bambola di porcellana a grandezza naturale di nome Brahms, che gli Hellshire trattano come un figlio. La situazione per la ragazza inizia a peggiorare a seguito di strani accadimenti che coinvolgono il misterioso pupazzo. Diretto da William Brent Bell (Stay Alive, L’altra faccia del diavolo, La metamorfosi del male), The Boy è uscito negli Usa nel gennaio di quest’anno registrando un buon successo d’incassi: inizia come un convenzionale horror che sfrutta l’archetipo del genere della bambola maledetta, per poi virare sul thriller psicologico e su un malsano rapporto madre/figlio. E verso il finale si torna all’horror con punte di slasher. C’è dell’inquietudine e l’atmosfera è giustamente tetra, ma la sceneggiatura fatica a carburare ed è claudicante (vedasi il colpo di scena principale), mentre le trovate da spavento sono più che modeste anche in rapporto alle basse ambizioni del film. (rt)