L’ESTATE ADDOSSO

(Regia: Gabriele Muccino, 2016, con Brando Pacitto, Matilda Lutz, Taylor Frey, Joseph Haro)

L’ESTATE ADDOSSO

Gabriele Muccino dopo Baciami ancora torna a una produzione nostrana, ma dal sapore decisamente americano. Risultato: una quasi parodia delle velleità esistenziali (quanto mai banali) del Muccino presbarco a Hollywood, con due giovani (Brando Pacitto e Matilda Lutz) che prima si odiano e poi (forse) si amano, alle prese con un viaggio negli USA all’insegna dell’American Dream che ancora affascina certa borghesia di casa nostra. I dialoghi sembrano quelli tipici per rompere il ghiaccio quando si incontrano sconosciuti all’estero e confermano gli stereotipi tricolori (gli italiani amano cucinare, gesticolano, parlano forte ecc.). Quella che pare profondità d’animo è invece disarmante pochezza ideologica: un giovinetto che a volte pensa alla morte e un’algida “suorina” che ha finalmente imparato a ubriacarsi faticano ad accettare l’omosessualità, nel 2016, dopo aver frequentato una scuola internazionale (sic). L’intento (nobile) di mostrare una lezione di amicizia on the road, nonostante differenze culturali e caratteriali, lo si riesce a intravedere (Il sorpasso ancora fa scuola), ma nemmeno la confezione si salva e il flashback con voce off del protagonista sulla storia della coppia omosessuale americana è davvero troppo. Considerazione personale: non era meglio la genuina Italietta in trasferta americana con il buon Claudio Amendola che correva dietro all’altezzosa Antonella Interleghi? (mc)

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