NON C’È PIÙ RELIGIONE

(Regia: Luca Miniero, 2016, con Claudio Bisio, Alessandro Gassmann, Angela Finocchiaro, Roberto Herlitzka)

NON C’È PIÙ  RELIGIONE

Dopo aver spolpato la dicotomia settentrione-meridione di ogni sua situazione potenzialmente e minimamente comica con il dittico Benvenuti al sud e Benvenuti al nord, Luca Miniero non cambia registro, ma stavolta se la vede con la religione. Tra riprese turistiche mozzafiato di un’immaginaria isola pugliese che ricorda tanto la ormai famigerata Lampedusa e stereotipi vari, gli ingredienti di questa roba (si fa fatica a chiamarla film) invitano al chi più ne ha più ne metta. Politicanti egoisti di provincia, difficile convivenza tra italiani “duri e puri” e immigrati arabi e ingerenze varie delle autorità religiose su questioni temporali (e viceversa) in un mondo contemporaneo in cui tutto sembra concesso, si scontrano sempre con la dura realtà: appena si alza un pochettino il tiro della comicità di grana grossa si scade subito nella gag e nel citazionismo da scuola materna. Positive, piccole menzioni per Roberto Herlitzka, non troppo stridente in un film come questo nella parte di un vescovo rassegnato, e per l’uso di 4 marzo 1943 di Lucio Dalla, che fa sempre piacere. Per tematiche, da confrontare con Che bella giornata di Checco Zalone, che però aveva un buon piglio umoristico e maggiore levità negli argomenti trattati. (mc)

voto_1