Il romanzo di Dave Eggers, Il Cerchio (2013), era un incubo distopico che metteva in guardia dai rischi di una società digitalizzata che sfruttava le possibilità della tecnologia nel peggior modo possibile. Il film, scritto dallo stesso Eggers e diretto dall’inadeguato Ponsoldt, evidentemente più a suo agio nello scandagliare i sentimenti che nel gestire la tensione, arriva purtroppo con eccessivo ritardo e rischia di sembrare una copia sbiadita e addolcita di alcuni episodi del serial inglese Black Mirror. Pedante e superficiale nel trarre la morale e condannare i suoi protagonisti, banale e risaputo nel trattare il tema della difesa della privacy nell’era dei social, The Circle scorre a encefalogramma piatto e non fa altro che sprecare il talento dei nomi coinvolti, dal lussusoso cast (con Tom Hanks nel ruolo di un mefistofelico Steve Jobs, in scena sì e no per quindici minuti, così come il compianto Bill Paxton e la brava Karen Gillan) alle musiche elettroniche di Danny Elfman e alla fotografia di Matthew Libatique. Da dimenticare. (ap)