TUTTO QUELLO CHE VUOI

(Regia: Francesco Bruni, 2017, con Giuliano Montaldo, Andrea Carpenzano, Donatella Finocchiaro, Arturo Bruni, Antonio Gerardi)

TUTTO QUELLO CHE VUOI

Alessandro, 22 anni, romano de Roma, trascorre le giornate al bar o a spasso per Trastevere con gli amici, tutti nullafacenti e ignorantelli. Un giorno il padre gli procura un lavoretto che il ragazzo accetta malvolentieri. Ogni giorno dovrà accompagnare Giorgio, un anziano poeta ormai dimenticato e affetto da Alzheimer, durante le sue passeggiate pomeridiane. Col passare dei giorni tra i due si sviluppa un legame destinato ad arricchire le vite di entrambi. Francesco Bruni, sodale di Paolo Virzì e autore degli adattamenti televisivi del commissario Montalbano, è tra gli sceneggiatori più bravi e importanti del cinema italiano contemporaneo. Per il terzo film da regista si è ispirato al romanzo Poco più di niente di Cosimo Calamini, suo ex allievo al CSC di Roma, contaminandolo con esperienze autobiografiche, in particolare per quanto riguarda Giorgio (affetto da Alzheimer come il padre di Bruni, mancato da poco). Tutto quello che vuoi è un riuscito romanzo di formazione sul filo del confronto generazionale e una delle migliori commedie italiane della stagione. Bruni si accosta alla terza età e a uno dei mali più invalidanti in modo sincero e delicato, sviluppando un discorso interessante sul tema della memoria. A volte, specie nella parte on the road, emerge qualche stereotipo, col rischio di scivolare in un ambito televisivo, ma il pericolo è scongiurato grazie ad una parte finale intensa e commovente. Ottima l’intesa tra i protagonisti, l’attore e regista Giuliano Montaldo, che si cala magistralmente nei panni del poeta, e il giovane semiesordiente Andrea Carpenzano, che possiede una simpatia e una spontaneità che non lasciano indifferenti. Dispiace che il bel personaggio interpretato dalla bravissima Donatella Finocchiaro, la madre di Riccardo (che ha il volto di Arturo Bruni, figlio del regista), non abbia maggior spazio. (bs)

voto_4