LA MUMMIA

(Regia: Alex Kurtzman, 2017, con Tom Cruise, Sofia Boutella, Russell Crowe, Annabelle Wallis)

LA MUMMIA

Il film dell’ex sceneggiatore Alex Kurtzman promette di inaugurare il cosiddetto Dark Universe, ossia un ciclo di film che condividono ambientazione e personaggi, ognuno dei quali dedicato ad un “mostro” classico della Universal (seguiranno Frankenstein, l’uomo invisibile, l’uomo lupo ecc). Ma nonostante la premessa in linea con i dettami del marketing seriale-supereroistico che non conosce termine, lo spettacolo è semplice, guarda al passato (a partire dalle esplicite citazioni a Un lupo mannaro americano a Londra di Landis), e suona anacronistico. Mentre la presenza come protagonista assoluto di Tom Cruise, forse l’ultima vera grande star hollywoodiana, è una sorta di (inconsapevole?) manifesto d’intenti. E nell’era del post-umano di Michael Bay, questo film ripone l’accento sulla carne, sulla fisicità di un attore/icona (anche qui a torso nudo e in perfetta forma fisica nella lunga sequenza all’obitorio) che pare non (voler) subire il passaggio del tempo. Certo, all’interno di un kolossal vecchio stampo che diverte a corrente alternata, si concede qualche zampata horror e gore superiore alla media e sconta una mezz’ora finale piuttosto indigeribile (così come l’insopportabile personaggio di Jekyll-Mr. Hyde interpretato da Russell Crowe, che dovrebbe fungere da collante tra i vari film della saga). Ma l’insieme suscita simpatia. In patria enorme flop di critica e pubblico, risollevato, come capita sempre più frequentemente, da un grande successo nei mercati esteri. (ap)

voto_3