GREEN BOOK

(Regia: Peter Farrelly, 2018, con Viggo Mortensen, Mahershala Ali, Linda Cardellini)

GREEN BOOK

1962: Tony “Lip” Vallelonga (Viggo Mortensen) è un buttafuori italoamericano che lavora in un esclusivo locale di New York. Quando il locale chiude per ristrutturazione, Tony è costretto a cercarsi un altro lavoro: entra così in contatto con il musicista Don Shirley (Mahershala Ali), un geniale pianista di colore alla ricerca di un assistente per il suo tour. Seppur inizialmente poco convinto, Tony accetta il lavoro di autista e guardia del corpo personale di Shirley, accompagnando l’uomo durante un viaggio per tutta l’America in auto: inizierà un rapporto d’amicizia. Presentato in anteprima mondiale al Toronto Film Festival nel 2018 e passato anche al Festival del cinema di Roma, Green Book è il nuovo film diretto e co-scritto (assieme a Brian Hayes Currie e Nick Vallelonga) da Peter Farrelly, conosciuto agli appassionati per le commedie cult degli anni ’90 dirette assieme al fratello Bobby come Scemo & più scemo e Tutti pazzi per Mary. Vincitore di 3 Golden Globe (miglior film commedia o musicale, miglior attore non protagonista ad Ali e miglior sceneggiatura) e candidato a 5 Premi Oscar (Miglior film, miglior attore protagonista per Mortensen, miglior attore non protagonista per Ali, miglior sceneggiatura originale e miglior montaggio), il film è tratto da una storia vera, dal rapporto tra Frank Anthony Vallelonga (noto per aver interpretato il boss Carmine Lupertazzi nella serie I Soprano e padre di uno degli sceneggiatori del film) e il musicista Donald Shirley e dalle lettere scritte da Vallelonga alla moglie nel periodo di lavoro con Shirley. Green Book (titolo che fa riferimento a The Negro Motorist Green Book, un libro guida annuale scritto dal 1936 al 1966 da Victor Hugo Green che segnalava i luoghi, motel e ristoranti dove gli afroamericani potevano essere accettati), è una divertente e malinconica commedia/road movie ambientata nell’America degli anni ’60, quasi tutta costruita sul duo di protagonisti. Viggo Mortensen si conferma ottimo attore nei panni buffi ma sfaccettati di un italoamericano, assieme al lanciatissimo Mahershala Ali che interpreta Shirley. Il focus della storia è la riflessione sul razzismo made in Usa ancora in vigore in quegli anni, soprattutto nel Profondo Sud del paese, dove il musicista Shirley è costretto ad essere sia elegante intrattenitore come pianista, sia vittima dei radicati pregiudizi razziali e dei limiti culturali di un paese in cui la ferita razziale è probabilmente sempre aperta. Un film più leggero e immediato di quanto non sembri, che racconta però con efficace e umana semplicità l’accettazione delle diversità e ha il merito di mostrare la nascita di un’amicizia attraverso la scrittura e la lenta confidenza dei personaggi. (rt)

voto_4