MOONFALL

(Regia: Roland Emmerich, 2022, con Patrick Wilson, Halle Berry, John Bradley, Charlie Plummer, Kelly Hu, Donald Sutherland)

MOONFALL

La Luna esce dalla sua orbita e manco a dirlo punta dritta verso la Terra per la catastrofe finale. Come fermare l’inevitabile? Ci penseranno gli americani naturalmente, magari non per via atomica ma attraverso la strana alleanza tra la direttrice della NASA (Halle Berry), un ex astronauta in disgrazia (Patrick Wilson) e il solito nerd che ha capito tutto in anticipo (John Bradley): anche se poi si scopre che le cose lassù sono molto più complesse e quasi archetipiche rispetto a quel che pareva. Roland Emmerich non devia viceversa per nulla dalla sua orbita e, anzi, sembra interessato solo a riflettersi nel cinema ad alto budget del suo periodo di massimo e un po’ inverosimile fulgore, un centone tra Stargate (1994) e The Day After Tomorrow (2004) passando per l’immarcescibile Independence Day (1996). E pazienza se questo genere di film, una serie B stupidotta con effetti speciali roboanti, non trova più un posto nell’immaginario contemporaneo, presso un pubblico avvezzo alla crasi tra supereroi e serialità, come invece avveniva ai (bei?) tempi dei vari Meteor e Deep Impact: con l’eccezione relativa di Don’t Look Up, che del resto ha altri obiettivi rispetto al più classico dei disaster movie. Emmerich coreografa imperterrito, ma Moonfall è in ogni caso superato a destra da Bay (Armageddon chiuse in sostanza il cerchio) e a sinistra da Nolan; e infatti il suo fumettone è stato un flop mondiale. Tutto sommato, il pubblico non è per forza sempre così di bocca buona. (dz)

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