BAD ROADS – LE STRADE DEL DONBASS

(Regia: Natalya Vorozhbit, 2020, con Igor Koltovskyy, Anna Zhurakovskaya, Yuliya Matrosova, Maryna Klimova, Yuri Kulinich, Zoya Baranovskaya)

BAD ROADS – LE STRADE DEL DONBASS

Quattro episodi nel Donbass della discordia, già in guerra qualche anno prima della recente invasione russa dell’Ucraina. Il preside di una scuola viene fermato ad un posto di blocco dell’esercito regolare senza documenti: rischia grosso. Una ragazza che è innamorata di un soldato litiga con le amiche e con la nonna. Una giornalista finisce nelle grinfie di un militare sadico e passa una notte da incubo. Una giovane investe la chioccia di una coppia di contadini e scopre sgomenta la loro vera indole. Opera prima della regista tratta da una sua pièce teatrale, Bad Roads – Le strade del Donbass è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia del 2020 ed è in tour (come si suol dire adesso) in un numero limitato di sale grazie alla Trent Film. I quattro episodi sono diseguali per forza e pregnanza (molto duri il primo e, soprattutto, il terzo; meno a fuoco il secondo, troppo “scoperto” l’ultimo) e certe legnosità dei meccanismi del racconto (per cui qualche elemento di ciascun segmento anticipa il successivo) sono un po’ futili. Ma il film dell’ucraina Vorozhbit ha il merito di non ricorrere a soluzioni banali per raccontare l’abisso anche morale in cui la guerra fa precipitare gli uomini. E se non ha la potenza di Donbass di Loznitsa, che era capace di farci continuamente perdere le coordinate e la stabilità dello sguardo su un conflitto con poche certezze, Bad Roads sa comunque trovare il modo di far trasparire vero orrore e disperazione. Non poco, per un esordio. (dz)

voto_4