LA VITA OSCENA

(Regia: Renato De Maria, 2014, con Clément Métayer, Isabella Ferrari, Iaia Forte, Roberto De Francesco)

LA VITA OSCENA

Del libro più intimo di uno dei maggiori scrittori e poeti italiani, Aldo Nove, il regista De Maria (già conosciuto per Paz! e i mediocri Amatemi e La Prima Linea, oltre che per la prima serie di Distretto di Polizia e per essere il marito di Isabella Ferrari) tenta con molti sforzi di rendere lo sperimentalismo (anti)narrativo e l’incandescente materiale biografico, fra tragedie familiari, droga e sesso mercenario. Ma l’invadente voce fuori campo (di Fausto Paravidino), il taglio seriosamente psichedelico e arty, la mistura di elementi che non si amalgamano (e il protagonista Métayer, che è francamente imbarazzante) fanno cadere il film nel limbo dei prodotti col bollino “vorrei ma non posso” tipico di certa cinematografia italiana. Lo scrittore, che cosceneggia, si è dichiarato soddisfatto: buon per lui. Produce Riccardo Scamarcio, la fotografia è di Daniele Ciprì. Ma è un’occasione sprecata. (dz)

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