Marco (Raul Bova) conduce una vita serena e felice fin quando la moglie Giulia non gli confessa di avere un altro uomo e di volere la separazione. Passeggiando per strada con l’amico di una vita, Claudio (Ricky Memphis), un’auto li investe e li catapulta indietro di 25 anni attraverso un varco spazio-temporale (sic), al periodo in cui frequentavano l’ultimo anno di liceo e in cui Marco conobbe e si innamorò di Giulia: ma lo strambo ed eccezionale evento gli offre l’occasione di cambiare il corso delle cose…
I Vanzina, che avevano tra l’altro già battuto strade molto simili con i due A spasso nel tempo e con Il cielo in una stanza, poggiando sul consunto concept “se potessi tornare indietro…” danno vita (si fa per dire) ad una commediola senz’arte né parte che scimmiotta per l’ennesima volta modelli illustri come Ritorno al futuro e Peggy Sue si è sposata. Il risultato, neanche a dirlo, è un’accozzaglia di già visto e meglio (anche dai figli di Steno) di imbarazzante piattezza. Si rimpiangono e non poco i viaggi temporali del duo Boldi-De Sica di ormai vent’anni fa. (fc)