Pericle Scalzone è lo scagnozzo del camorrista Don Luigi, che lo impiega per “fare il culo alla gente”, nel senso più letterale. Ma un giorno l’affidabile Pericle combina un guaio e deve scappare dai sicari di un’altra famiglia, senza poter contare per certo sulla protezione del suo datore di lavoro. L’incontro con una donna (anzi, due) cambia tutto. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Giuseppe Ferrandino, ma l’ambientazione è spostata da Napoli al Belgio con la coproduzione dei fratelli Dardenne. La parabola di Pericle è tipicamente noir e Pericle il Nero, che si muove tra gli spazi di una Bruxelles per lo più notturna e senza uscita e una Calais più che mai luogo di confine, rischia spesso di arenarsi sui luoghi comuni del genere, specialmente quando indugia nella ricerca della verità sulla propria famiglia da parte del protagonista (uno Scamarcio molto giudizioso e ben diretto). Fortunatamente le soluzioni scelte non sono le più ovvie: non tutto si spiega e il finale aperto non lascia delusi. (dz)