IL RAGNO ROSSO

(Regia: Marcin Koszalka, 2015, con Filip Plawiak, Adam Woronowicz, Malgorzata Foremniak, Julia Kijowska)

IL RAGNO ROSSO

Cracovia, 1967. Un assassino seriale sgomenta la città. Il giovane Karol Kremer, figlio di un medico e campione di tuffi, capisce chi è l’omicida, ma non corre a denunciarlo e si addentra in un meccanismo perverso e contraddittorio. Chiaramente ispirato alle gesta di Karol Kot detto il “Vampiro di Cracovia” (il giovane protagonista del film ha lo stesso nome e l’iniziale del cognome), un (apparente) film su un serial killer che cerca di farsi discorso politico e morale su una società che soffoca gli istinti e coltiva in sé il germe del male. Spiazzante e oscuro negli sviluppi narrativi, il film rischia però di sembrare didascalico nelle sue implicazioni sociologiche, che richiamano, senza averne la forza, il cinema di Bresson. Distribuito in Italia da Lab 80, è il primo film di finzione di un documentarista che si dimostra molto abile anche come direttore della fotografia: gran parte del fascino del film si deve infatti alle immagini buie e livide degli ambienti e delle strade male illuminate di Cracovia. (dz)

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