THE_STARTUP
(Regia: Alessandro D'Alatri, 2017, con Andrea Arcangeli, Paola Calliari, Matilde Gioli, Luca Di Giovanni)
Velleità: sono gli scogli più acuminati per gli italiani che si confrontano con il genere. E di velleità tematiche The_Startup ne è pieno: perdita dell’innocenza, racconto di formazione, thriller dell’anima all’americana (chi ha detto The Social Network?), presa di coscienza di un mondo che ti sbrana. Peccato che niente di tutto questo vada più a fondo della parabola moralista perdipiù telefonata fin dalle prime inquadrature. Il film n. 8 di Alessandro D’Alatri manca completamente all’appuntamento con i suoi obiettivi e, peccato mortale, con i suoi personaggi: senza voler dire che lascia quantomeno perplessi l’adesione ad una storia (reale) così controversa come quella di Matteo Achilli senza un minimo di approfondimento di tutte le sue zone d’ombra, The_Startup sbaglia il confronto con una realtà più sfaccettata di quanto il racconto sullo schermo sia. D’Alatri, altrove a suo agio, insegue senza mai trovare un punto d’appoggio emotivo: il protagonista è osservato da angolazioni narrative sbagliate, e ogni contorno (dalle musiche ai caratteristi alle storie secondarie) è programmatico fino a risultare obsoleto. Quello che in fondo la storia voleva essere – una trama di perdizione – diventa un raccontino a tema che rinvia sempre al passo successivo il mantenimento delle promesse: ed è un peccato, perché qua e là affiora la sensibilità del regista alla descrizione intima, come nel segmento peraltro abbozzatissimo dove stravince – ma solo lei – Matilde Gioli. (glf)
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