LA VENDETTA DI UN UOMO TRANQUILLO

(Regia: Raúl Arévalo, 2016, con Antonio de la Torre, Luis Callejo, Ruth Díaz, Raúl Jiménez, Manolo Solo)

LA VENDETTA DI UN UOMO TRANQUILLO

Durante una rapina finita male uccidono la sua fidanzata. José è un uomo distrutto, che ha però la determinazione di aspettare anni che l’unico malvivente arrestato esca di galera per risalire a tutta la banda e portare a termine la sua vendetta. L’attore Raúl Arévalo, tra i protagonisti dell’interessante La isla minima uscito anche da noi, esordisce alla regia con un revenge movie che ha vinto numerosi premi in patria e ha ben impressionato anche all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. L’esagerazione è indubbia: se i meccanismi di genere sono adoperati con precisione e appaiono in grado di catturare e soddisfare uno spettatore avvezzo alle serie televisive, finiscono tuttavia per costruire anche la gabbia in cui si rinchiude una faciloneria dal profilo demagogico che non si apre a nessuna altra mediazione. Il film rischia allora di procedere a senso unico e a fari spenti come il suo protagonista, con tutta l’ambiguità di una sceneggiatura che, come una tagliola, sembra a tratti scattare solamente per blandire chi guarda e riceverne approvazione. (dz)

voto_3