FREE FIRE

(Regia: Ben Wheatley, 2016, con Sharlto Copley, Armie Hammer, Brie Larson, Cillian Murphy)

FREE FIRE

Se l’ultimo film di Noah Baumbach ci restituisce un regista fedele al suo passato e ai suoi temi portanti, il discorso è diverso per l’ultima opera di Ben Wheatley. Mette i brividi pensare che Free Fire sia diretto dallo stesso regista di Kill List, comunque non il primo caso di normalizzazione da parte degli Studios dell’indipendente sbarcato a Hollywood (produttore esecutivo Martin Scorsese). Certo, ritornano le fazioni che si scontrano come in A Field in England, ma non c’è alcuna traccia autoriale in questo film di genere purissimo. Un noir interamente ambientato in un casolare, con al centro uno scambio di armi che (inevitabilmente) finirà male. Wheatley sembra volersi rivolgere, dal momento che il suo lavoro avrà una distribuzione molto più ampia, al pubblico di American Hustle (l’ambientazione anni 70 che in questo caso funziona solo come non-luogo cinematografico) e guardare a Tarantino. Infatti, il gruppo di bastardi in un interno sembra funzionare meglio di quello di The Hateful Eight (ma il finale ricorda un altro suo film), aiutato da una regia magistrale e per fortuna poco manierista che arriva dritto al sodo. Abituati ad un cinema di genere o troppo tamarro o che riduce il cinefilo a guardone di videogiochi, forse tocca però accontentarci di questo e dire addio a un autore che in passato ha espresso una poetica ben più inquietante. (dv)

voto_3