TUTTI LO SANNO
(Regia: Asghar Farhadi, 2018, con Penélope Cruz, Javier Bardem, Ricardo Darìn, Barbara Lennie, Inma Cuesta)

Laura torna in Spagna dall’Argentina insieme alla figlia adolescente per il matrimonio della sorella. Il rinnovato contatto con l’aria di famiglia e con il suo paese appare festoso e spensierato per tutti fino a quando un evento traumatico irrompe nella sua vita e scatena gli incubi di un passato mai dimenticato. Ci si sente un po’ in imbarazzo a parlare di passione e di motivazione (di fatto non oggettivabili), ma nella scrittura della prima importante coproduzione internazionale di Asghar Farhadi, autore molto considerato per film (magnifici) quali Una separazione e Il passato, sembrano mancare proprio ambedue. Sulla carta c’erano tutti gli ingredienti per rovistare nell’ipocrisia e nel marcio di un paese, un’operazione alla Chabrol che il regista iraniano avrebbe dovuto e potuto declinare alla luce del rigore morale che lo contraddistingue. Invece, in questo canovaccio da telenovela che comprende come da manuale lacrime, sospetti, recriminazioni, agnizioni, sacrifici, tutto è poco a fuoco, asfittico e sbiadito, incapace anche di sorprendere. Come se Farhadi lo avesse scritto dimenticandosi di lavorarci su, personalizzarlo e drammatizzarlo, cedendo al disamore per personaggi e situazioni. Speriamo si tratti solo di un infortunio d’autore. (dz)
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