SE LA STRADA POTESSE PARLARE

(Regia: Barry Jenkins, 2018, con KiKi Layne, Stephan James, Regina King, Teyonah Paris, Colman Domingo, Dave Franco)

SE LA STRADA POTESSE PARLARE

New York, anni ’70. Tish, diciannovenne afroamericana, scopre di essere incinta poco dopo l’arresto del suo ragazzo, Fonny, accusato ingiustamente di aver stuprato una donna. Col sostegno dei suoi familiari e di un giovane legale, Tish intraprende una lunga e dura battaglia per cercare di provare l’innocenza di Fonny. Barry Jenkins, atteso al varco dopo il clamore e la pioggia di premi per Moonlight, realizza un film dall’andamento insolito e anomalo, fatto di pause, deviazioni, lunghi dialoghi e sguardi intensi. Un’opera che sottende un’inquietudine diffusa e costante, un senso di minaccia permanente e d’angoscia opprimente che attanaglia la gente di colore nell’America degli anni ’70. Nell’adattare l’omonimo romanzo di James Baldwin, importante esponente del movimento per i diritti civili negli anni Sessanta, Jenkins dà vita a un film politico non tanto per le tematiche che sceglie di esplorare e affrontare ma per come vi si approccia, con sguardo complice e partecipe, disilluso ma non rassegnato, rabbioso ma al contempo appassionato e romantico. La storia, intesa come trama e sviluppo narrativo, finisce quasi in secondo piano rispetto alla costruzione e alla composizione delle singole scene, capaci di sprigionare emozioni e sensazioni profonde. La macchina da presa si sofferma sui corpi, sui volti, sulle mani e sugli sguardi dei protagonisti con tale energia e vivacità da far sembrare Se la strada potesse parlare un UFO nell’attuale panorama del cinema statunitense, un corpo estraneo sublime e necessario. Jenkins mette in scena una storia d’amore malinconica, accorata e dimessa in cui il sentimento che unisce i due giovani innamorati è talmente forte e coriaceo da non farli arrendere e rassegnare alle avversità e alle ingiustizie della vita. Candidato a tre premi Oscar: miglior colonna sonora (Nicholas Britell), sceneggiatura non originale (Barry Jenkins) e attrice non protagonista (Regina King). (bs)

voto_4