SEBERG
(Regia: Benedict Andrews, 2019, con Kristen Stewart, Jack O'Connell, Anthony Mackie, Margaret Qualley, Vince Vaughn)

Alla fine degli anni Sessanta Jean Seberg (Kristen Stewart) è un’attrice molto popolare, che rimane nell’occhio del pubblico grazie alla sua interpretazione in Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard dopo aver esordito grazie al ruolo di Giovanna d’Arco in Santa Giovanna del “dittatore” Otto Preminger (l’esordiente attrice riportò ustioni nella scena del rogo). Ma il suo impegno sociale e la vicinanza alle Black Panthers la fanno finire nel mirino dell’FBI e di un programma illegale di sorveglianza: la sua vita ne sarà sconvolta. Diretto dall’australiano Benedict Andrews e presentato fuori concorso a Venezia 2019, Seberg è un biopic per molti versi convenzionale che si sofferma però solo su un periodo specifico – dal 1968 al 1971 – della vita di una stella dal destino tormentato (sarebbe morta suicida ad appena 40 anni nel 1979). Kristen Stewart è comunque perfetta, magnetica ed evidentemente motivata nel ruolo, riuscendo in molti momenti ad esprimere tutta la fragilità e il bisogno di punti di riferimento dell’attrice, a disagio in un’industria che non le offriva parti all’altezza. Purtroppo la regia è incerta e il film non lascia il segno, indeciso anche se puntare di più sul versante della denuncia o sul dramma privato della sua protagonista. (dz)
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