IL CIECO CHE NON VOLEVA VEDERE TITANIC

(Regia: Teemu Nikki, 2021, con Petri Poikolainen, Marjaana Maijala, Hannamaija Nikander, Matti Onnismaa, Samuli Jaskio)

IL CIECO CHE NON VOLEVA VEDERE TITANIC
La sclerosi multipla ha condannato alla cecità e alla sedia a rotelle Jaakko, un finlandese costretto dalla malattia a passare le giornate come un recluso nel suo piccolo appartamento. Jaakko è innamorato di Sirpa, una donna conosciuta tramite Internet che non ha mai incontrato di persona e con cui ha intrecciato una relazione quotidiana fatta di lunghe e tenere telefonate. Un giorno Sirpa riceve brutte notizie sulla sua salute e Jaakko decide di andarla a trovare subito, nonostante debba affrontare un lungo viaggio in treno senza un accompagnatore. Presentato alla 78ma Mostra di Venezia, nella sezione Orizzonti Extra, Il cieco che non voleva vedere Titanic riesce a sorprendere e a catturare l’attenzione del pubblico a partire dai titoli di testa, scritti in braille e letti da una voice over femminile mentre scorrono sullo schermo. Il regista e sceneggiatore finlandese Teemu Nikki adotta una cifra stilistica singolare per far sì che lo spettatore si immedesimi da subito col protagonista – interpretato da Petri Poikolainen, un attore realmente affetto da sclerosi multipla e cecità – e riesca a comprendere cosa significhi essere un disabile non vedente. La macchina da presa rimane costantemente incollata addosso a Jaakko, per lo più sul suo volto e sulle sue espressioni facciali che restituiscono via via i suoi sentimenti e stati d’animo, dalla gioia al senso di libertà per essere finalmente uscito dal suo appartamento per recarsi a casa di Sirpa, allo sconforto e alla disperazione nei momenti più difficili e drammatici del suo viaggio. Tutto il resto, ovvero il mondo circostante, è sempre fuori fuoco o fuori campo, per impedirci di avere una visione d’insieme nitida e di sapere in anticipo cosa accadrà a Jaakko. Il suo personaggio è di quelli che non si scordano tanto facilmente, un uomo ironico e acuto, super cinefilo (ha perso la vista solo col progredire della malattia) con una predilezione per il cinema di genere di John Carpenter, in particolare per 1997: Fuga da New York. Jaakko, nonostante la terribile malattia che lo ha colpito, è attaccato alla vita, desideroso di viverla appieno e d’incontrare finalmente Sirpa, la donna che ha reso meno tristi e solitarie le sue lunghe giornate casalinghe. Un film scritto con grande sensibilità e intelligenza, senza patetismi e senza ricorrere al ricatto emotivo per coinvolgere e aggraziarsi il pubblico, preferendo piuttosto introdurre nella trama espedienti, situazioni ed elementi quasi thrilling per rendere più accidentato, serrato e ansiogeno il viaggio di Jaakko. Il film uscirà dal 14 settembre in sala e sarà visibile in contemporanea su Iwonderfull, la piattaforma streaming targata I Wonder Pictures. (bs)
voto_4