LA SCUOLA CATTOLICA

(Regia: Stefano Mordini, 2021, con Benedetta Porcaroli, Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Giulio Pranno, Emanuele Maria Di Stefano, Luca Vergoni, Valentina Cervi)

LA SCUOLA CATTOLICA

Metà anni Settanta: ad una scuola privata cattolica sono iscritti i rampolli della buona borghesia romana. Davanti agli occhi di Edo, studente del penultimo anno e io narrante, si consumano soprusi e crudeltà tra gli adolescenti del quartiere iscritti all’istituto, con la partecipazione spesso decisiva di alcuni ragazzi di poco più grandi e la connivenza ipocrita di alcuni genitori. Fino a quando l’efferato delitto del Circeo, con gli stupri e le sevizie inferte a due ragazze e l’assassinio di una di loro, non rompe l’equilibrio e porta a galla una spaventosa realtà. Dal libro autobiografico di Edoardo Albinati, Premio Strega nel 2016, la riduzione operata dal regista con Massimo Gaudioso e Luca Infascelli sembra animata dall’intenzione di rappresentare tutto ciò che è più esorbitante, gratuito, cattivo e infine raccapricciante nei comportamenti dei giovani (e meno giovani) protagonisti, forse per renderli esemplari nella loro bestialità e indifferenza morale. Dimenticando però in modo ingiustificabile di contestualizzare e analizzare la complessità sociale e psicologica di quanto il film racconta. È semplice buttare lì sullo sfondo di una scena il manifesto de L’ultimo treno della notte o soffermarsi sui giovani che in macchina cantano La collina dei ciliegi di Battisti, incolpando l’aria del tempo e l’ipocrisia di una religione cattolica di facciata. Più difficile è dare profondità anche a questi mostri, cercando di cogliere tutte le implicazioni e le motivazioni dietro le loro azioni sadiche e infine criminali. È scattato il divieto ai minori per le scene di violenza della parte finale e sono fiorite polemiche (stavolta) fuori bersaglio e fuori luogo sulla censura. (dz)

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