COMING HOME IN THE DARK

(Regia: James Ashcroft, 2021, con Daniel Gillies, Erik Thomson, Miriama McDowell, Matthias Luafutu)

COMING HOME IN THE DARK

Padre, madre, due figli adolescenti: l’occasione di una gita di famiglia tra gli splendidi paesaggi della regione di Wellington prende una piega drammatica quando si imbattono nello spietato Mandrake e nel silenzioso Tubs. In un lungo viaggio notturno, i due uomini mostrano di avere un conto da regolare con il padre, insegnante di mezza età, per fatti accaduti molto tempo prima. Esordio alla regia del neozelandese Ashcroft passato al Sundance 2021, Coming Home in the Dark ha aperto la sezione Le Stanze di Rol del Torino Film Festival in fase di svolgimento, e ne è in qualche modo un ideale manifesto sin dal titolo: un viaggio nel profondo della notte, verso casa (?), verso orrori sepolti in qualche angolo buio della coscienza, con qualche interrogativo morale di spessore. La brutalità spiccia e angosciante della prima mezz’ora cede il posto a qualche spiegazione oltre il dovuto nella seconda parte, sebbene la sceneggiatura abbia cura di non spiegare tutto fino in fondo. Le facce sono quelle giuste, in particolare quella di Daniel Gillies nel ruolo del vendicativo e spaventoso Mandrake. E al di là della superficiale somiglianza con film quali The Hitcher e Le Strade della Paura, la mistura di revenge movie e road movie funziona e tiene sulle spine lo spettatore dal primo all’ultimo minuto. (dz)

voto_4