IMMERSION
(Regia: Nic Postiglione, 2021, con Alfredo Castro, Consuelo Carreño, Mariela Mignot, Michael Silva, Alex Quevedo)
In gita al lago per un’escursione in barca, un padre e le sue due figlie avvistano due naufraghi che da lontano chiedono il loro aiuto. L’uomo, intimorito e insospettito dal loro aspetto, fa finta di non vederli per poi cambiare idea, in seguito a un acceso confronto con una delle figlie. Accolti a bordo raccontano alla famiglia di aver perso in mare un loro compagno, chiedendo il loro aiuto per ritrovarlo. Opera d’esordio, robusta e compatta, del regista cileno Nic Postiglione, autore anche della sceneggiatura insieme a Augustin Toscano e Moisés Sepulveda. Un thriller pervaso da una tensione costante, a metà strada tra Ore 10: calma piatta di Phillip Noyce e Il coltello nell’acqua di Roman Polanski. Un’opera intelligente che gioca e fa leva sulle aspettative del pubblico, finendo per rovesciarle o disattenderle. Il conflitto di classe è uno dei temi centrali del film, ben rappresentato dal clima di sospetto e pregiudizio che s’instaura da subito tra la famiglia borghese e i naufraghi, due ragazzi di umili origini e dall’aria vagamente minacciosa. Talvolta però le apparenze ingannano e la tragedia è dietro l’angolo. Ottima, come sempre, la prova di Alfredo Castro, attore cileno divenuto famoso a livello internazionale per aver interpretato diversi film diretti da Pablo Larrain, tra cui Tony Manero, Post Mortem e Neruda. Anche il direttore della fotografia, Sergio Armstrong, è un collaboratore abituale di Larrain. Inmersión è stato presentato in anteprima nazionale al Torino Film Festival 2021 all’interno delle Stanze di Rol. (bs)
Sign In