UNE JEUNE FILLE QUI VA BIEN

(Regia: Sandrine Kiberlain, 2021, con Rebecca Marder, India Hair, Anthony Bajon, André Marcon)

UNE JEUNE FILLE QUI VA BIEN

Parigi, estate del 1942. Irène ha diciannove anni e fa parte di una famiglia di fede ebraica. Irène è una ragazza allegra e piena di vita alle prese coi primi amori. Vive con un padre premuroso, un fratello maggiore, una nonna amorevole e sogna di diventare un’attrice teatrale. Il suo paese però è dentro l’incubo dell’occupazione nazista. Une jeune fille qui va bien, sorprendente esordio dietro la macchina da presa e come sceneggiatrice dell’attrice francese Sandrine Kiberlain, è uno dei titoli più belli e meritevoli tra quelli presentati in concorso alla 39ma edizione del Torino Film Festival. L’autrice ha la felice intuizione di mettere in scena una storia incentrata su una giovane donna che si affaccia alla vita con gioia e serenità tenendo il più possibile fuori campo la cornice e il contesto storico. La Kiberlain costruisce un romanzo di formazione interrotto con violenza e brutalità dai drammatici eventi storici che videro il dilagare dell’orrore e della follia nazista in Europa e nel mondo. L’originalità del film, scritto in prima persona dall’attrice e regista francese, sta nel non mostrarci le forze di occupazione, i loro atti di violenza e sopraffazione già al centro di decine e decine di film che si sono occupati dell’Olocausto e della Seconda guerra mondiale. Per buona parte di Une jeune fille qui va bien ci troviamo in un contesto storico che evita, volutamente, di essere riconoscibile e individuabile a prima vista. I segni iniziano poi a intravedersi nel volto sempre più preoccupato della nonna e del padre davanti alle limitazioni via via sempre più stringenti e alla campagna di discriminazione nei confronti del popolo ebraico. Irène sembra quasi non accorgersene, intenta com’è a vivere la sua vita, ad assaporarla con tutta se stessa, escludendo dal suo sguardo (e di conseguenza dal nostro) i segni di un orrore crescente destinato, in uno dei finali più potenti, incisivi e indimenticabili degli ultimi anni, a sbranare e divorare la sua giovinezza. (bs)

voto_4