ENNIO

(Regia: Giuseppe Tornatore, 2021, documentario)

ENNIO

La lunga e straordinaria carriera del grande Ennio Morricone in un documentario di due ore e mezza: in parte intervista al Maestro, in parte testimonianza di prima mano dei colleghi, dei musicologi, degli artisti che hanno goduto del suo apporto nelle loro carriere nonché dei registi che hanno beneficiato delle sue colonne sonore. Dall’avviamento in giovanissima età come trombettista da parte del padre fino al secondo Oscar per The Hateful Eight nel 2016 (il primo lo aveva ricevuto alla carriera nel 2006), la parabola di Morricone viene rivissuta attraverso momenti fondamentali e arcinoti (i rapporti con autori del calibro di Sergio Leone, Elio Petri, Bernardo Bertolucci, Gillo Pontecorvo e tanti altri) e altri episodi meno conosciuti, talora persino rimpianti (il rammarico di non aver potuto musicare Arancia Meccanica per l’impegno preesistente con Giù la testa). Il documentario di Giuseppe Tornatore è a tutti gli effetti un tribute, sicché lascia il tempo che trova disquisire su ciò che c’è e su ciò che manca. Ne esce un lavoro di montaggio emozionante, capace di lasciar intendere – come dice ad un certo punto uno dei molti intervistati – che la forza delle colonne sonore di Morricone è nella loro riconoscibilità fin dalle prime note: frutto di una tendenza alla classicità (rimarcata nel rapporto da Morricone mai interrotto col suo maestro Goffredo Petrassi) che si fa spesso tentare da un acuto sperimentalismo e dagli spunti più disparati.  La storia di un gigante della musica che ha saputo nobilitare il lavoro del musicista per il cinema facendone un’arte: la colonna sonora di Morricone è in grado spesso di assurgere alla dimensione di ulteriore, iconico personaggio, rimanendo indelebile nella mente dello spettatore. (dz)

voto_4