MARCEL!
(Regia: Jasmine Trinca, 2022, con Alba Rohrwacher, Maayane Conti, Dario Cantarelli, Umberto Orsini, Giovanna Ralli, Valeria Golino)
La madre (Alba Rohrwacher) è un’artista di strada che ama e vezzeggia il suo cane Marcel, protagonista con lei del suo spettacolo, ma trascura la figlia adolescente (Maayane Conti). La scomparsa improvvisa del cagnolino finisce per generare un trauma dagli sviluppi imprevedibili. Esordio nel lungometraggio di Jasmine Trinca, che sviluppa i personaggi del suo corto Being My Mom, passato a Venezia nel 2020. Marcel! ha tanti, troppi debiti dichiarati, a partire dal suo insistito fellinismo e dall’ovvio riferimento a Chaplin e a Marcel Marceau; e come se questo non bastasse l’attrice romana dà sempre l’impressione di prendersi enormemente sul serio, anche per effetto di qualche comparsata che proviene dritta dalle sue frequentazioni cinematografiche d’attrice (c’è il cameo di Valeria Golino, ma ci sono anche Paola Cortellesi, Valentina Cervi, Umberto Orsini e Giovanna Ralli). Per di più, i bersagli appaiono sfocati e gli strali spuntati (si pensi alla goffaggine con cui si contrappongono l’onestà e la purezza dell’arte autentica praticata dalla protagonista con la volgarità caciarona di due imitatori di Al Bano e Romina durante una sagra). E al di sopra dell’autobiografismo – il film è dedicato alla madre – la sensazione nettissima è che ci volessero più rigore, meno pauperismo di maniera e soprattutto meno compiacimento. (dz)
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