AMSTERDAM

(Regia: David O. Russell, 2022, con Christian Bale, John David Washington, Margot Robbie, Robert De Niro, Rami Malek, Anya Taylor-Joy, Mike Myers, Michael Shannon, Zoe Saldana)

AMSTERDAM

Il medico Burt (Christian Bale) e l’avvocato Harold (John David Washington), conosciutisi da giovani in Francia durante la Prima Guerra Mondiale e in seguito vissuti ad Amsterdam con l’affascinante infermiera Valerie (Margot Robbie), si ritrovano nel mezzo di un intrigo che verte sulla morte di due persone, padre e figlia, nella New York del 1933. Per potersi scagionare avranno bisogno di un generale veterano in pensione, Gil Dillenbeck (Robert De Niro), e passeranno attraverso molte peripezie che comprendono lo svelamento di un complotto contro la democrazia. Come già per American Hustle, David O. Russell ha a disposizione un cast monstre, ma non sa come utilizzarlo al meglio. Amsterdam è il classico film che vorrebbe tanto essere brillante, ma è un fatto che dopo un po’ lo spettatore finisca per chiedersi dove voglia veramente andare a parare e a porsi la fatidica domanda: cui prodest? Risibile e meccanico come spy movie e incapace di fare davvero ridere se preso come commedia paradossale, Amsterdam spreca anche ogni possibile potenziale drammatico in ripetute scene di dialogo (e inutili spiegazioni degli avvenimenti) che suonano pretestuose e interminabili. Tolto forse l’inossidabile De Niro, gli attori non sembrano neppure divertirsi granché e alcuni dimostrano le loro pecche recitative, su tutti Washington (la prima scelta della produzione per il ruolo era stata però Michael B. Jordan) e Rami Malek. A conti fatti, l’ennesima prova fallimentare di Russell, un regista senza stile e senza qualità. (dz)

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