LA RAGAZZA DEL MONDO

(Regia: Marco Danieli, 2016, con Sara Serraiocco, Michele Riondino, Marco Leonardi, Stefania Montorsi, Pippo Delbono)

LA RAGAZZA DEL MONDO

Giulia è una brillante studentessa che eccelle in matematica e segue con scrupolo i precetti della comunità religiosa a cui lei e la sua famiglia appartengono, i Testimoni di Geova. La ribellione per amore di Libero, un ragazzo del mondo, ossia estraneo al suo credo, la mette in condizione di dover operare una scelta dolorosa tra l’esclusione dall’ambiente in cui è radicata e il desiderio di vivere liberamente la sua vita, anche a prezzo di gravi errori e sofferenze. Il lungometraggio di Danieli, prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia e presentato alle Giornate degli Autori di Venezia 2016, prova con coraggio a descrivere un circolo chiuso e poco permeabile come quello di una congregazione, mettendo l’accento sulla radicalità che comprime la libertà personale. Accanto a momenti intensi e credibili (la scena dell’interrogatorio, per quanto si ispiri in modo pomposo al Dreyer di La passione di Giovanna d’Arco, riesce a essere disturbante), La ragazza del mondo ha però cadute di tono che sfiorano a volte il romanzetto specialmente quando Giulia, per amore di Libero, contravviene apertamente ai tratti più marcati della sua personalità coscienziosa e pudica: l’adesione del pubblico è ottenuta a prezzo di troppe banalità di scrittura. Comunque sia una conferma per l’ottima interprete, l’abruzzese Serraiocco, dopo i precedenti Salvo e Cloro. (dz)

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