SELF/LESS

(Regia: Tarsem Singh, 2015, con Ryan Reynolds, Ben Kingsley, Natalie Martinez, Matthew Goode)

SELF/LESS

Un magnate dell’edilizia (Ben Kingsley) malato terminale si affida ad una misteriosa società per far trasferire la propria coscienza in un corpo più “giovane” (quello di Ryan Reynolds), ingannando la morte e godendo di una seconda possibilità. Ma dopo il gaudio iniziale, è tormentato da dolorose visioni di una vita “altrui” e scopre scomode verità sul suo nuovo corpo e sulla società a cui si è affidato. La regia del film è affidata a Tarsem Singh, pluripremiato autore di videoclip nonché regista di alcuni film noti per la loro messinscena barocca e sfarzosa, al limite del kitsch (The Cell, The Fall, Immortals, Biancaneve), ma trailer e locandina si dimenticano di comunicarcelo. Non è un caso. Stavolta Tarsem fa un passo indietro e si limita ad uno stile piano, finanche anonimo, da consumato mestierante che ha fatto sua la lezione del cinema americano “di genere” anni ’80 senza farlo troppo pesare al pubblico. Non è un male: per quanto il film abbassi le sue ambizioni a livello di b-movie a cui non si chiede troppa logica (e dove i buchi di sceneggiatura non si contano) questa sorta di bizzarro mix tra Operazione Diabolica, Face-Off, Vanilla Sky e Limitless (per citare i riferimenti più ovvi) è gioiosamente anacronistico, e fila spedito verso la meta (lieto fine incluso) senza impicci o riflessioni “alte” a zavorrarne la riuscita. Un simpatico e onesto passatempo, nulla più, nulla meno. (ap)

voto_3