Idris Elba ha il fisico del ruolo, un roccioso agente della CIA con problemi di autocontrollo ma che non ha paura di niente; Richard Madden è un giovane e scaltro borsaiolo rimasto coinvolto suo malgrado nello scoppio di una bomba a Parigi alla vigilia della parata per la Presa della Bastiglia. Insieme devono sventare un furto colossale ai danni dello stato francese, presto scoprendo che i rapinatori hanno agganci molto, molto in alto. Il genere buddy buddy incontra l’heist movie nel terzo film da regista di James Watkins dopo il bell’esordio Eden Lake (2008, con Michael Fassbender) e il deludente horror The Woman in Black (2012, con Daniel Radcliffe). La sceneggiatura non manca di implausibilità e smargiassate, ma l’azione è continua e ha momenti molto convincenti. Semmai a non soddisfare è la chimica tra i due protagonisti: il coriaceo Elba sa il fatto suo, ma Madden appare limitato. Se non altro Bastille Day non pare prendersi (troppo) sul serio e per una serata di mezza estate senza pretese non è nemmeno un thriller così disprezzabile. (dz)