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Davide Vincenti

Campano, suoi articoli sono apparsi tra gli altri su Segnocinema e Blow Up. Cinefilo folgorato tanto da Godard quanto da Mario Bava ma diffidente di chi limita il proprio pantheon autoriale al solo Occidente. Pensa ancora che la critica debba essere una voce nel dibattito costante tra opera e spettatore e non un diktat a sé stante. Ha un disgraziato debole per le liste.

RITORNO A SEOUL

RITORNO A SEOUL

Davanti a un film con una sceneggiatura e un’interpretazione da parte della protagonista che sembrano generate da un AI, il critico non sa da che parte stare. Faceva ben sperare, visto che il tema dell’identità qui aveva premesse interessanti, ma il film si risolve in un pallido McGuffin per proporci la solita psicologia da salotto della ragazza con sindrome abbandonica: in special mod...

LAGGIÙ QUALCUNO MI AMA

LAGGIÙ QUALCUNO MI AMA

Mario Martone è probabilmente il regista contemporaneo più indicato per un tributo a Massimo Troisi, essendo interessato, come dimostrano i suoi ultimi film di finzione, a rileggere episodi del passato di Napoli per renderli noti al pubblico. La provenienza geografica e la vicinanza anagrafica costituiscono solo un punto di partenza, per come intreccia un’analisi critica da video-saggio e l’abband...

MEN

MEN

Come si deve rapportare la critica a un film come Men? Se ha l’ambizione di spiegarne i simbolismi, ha già provveduto IMDB con le sue trivia sui tarassachi e il significato delle maschere, e il resto lo aggiungeranno podcast e interviste col regista. Da un altro versante, essendo il film divisivo come pochi altri, probabilmente lo scopo sarà quello di attirare la simpatia dello spettatore, vuoi de...

X – A SEXY HORROR STORY

X – A SEXY HORROR STORY

X non è altro che uno slasher manierista. Lo si può apprezzare solo se si sta al gioco di un’opera consapevole che ha poco da aggiungere al genere, con l’ambizione di un solido intrattenimento da serie B. L’assenza di novità è segnalata dal florilegio di citazioni presenti, e le più ovvie vengono dal compianto Tobe Hooper (l’ambientazione e il van da Non aprite quella porta, la minaccia del coccod...

GENERAZIONE LOW COST

GENERAZIONE LOW COST

Altro mistero dei titolisti italiani: le parolacce non sono un tabù se associate a film comici o leggeri, considerando che nel 2017 uscirono Fottute! (in originale Snatched, che non è una parolaccia) e Addio fottuti musi verdi. Se il film ha invece qualche ambizione si opta per un titolo didascalico come Generazione Low Cost, mentre l’originale è Rien à foutre (Non me ne frega un cazzo). Non...

STORIA DI MIA MOGLIE

STORIA DI MIA MOGLIE

Quando si guarda un film come Storia di mia moglie, viene il rimpianto di non aver letto prima il romanzo da cui è tratto (nobilitato in Italia dal catalogo Adelphi) che sembra avere una profondità e uno scavo psicologico assenti nelle immagini. Qui cominciano i primi problemi: se la coproduzione europea permette un buon budget e un cast internazionale di tutto rispetto, d’altra parte amplif...

AMERICA LATINA

AMERICA LATINA

In La terra dell’abbastanza i primi piani erano funzionali a sottolineare l’isolamento dei due protagonisti rispetto al mondo che li circondava, spesso uno sfondo perennemente fuori fuoco; in Favolacce, la voce over di Max Tortora sigillava una storia apparentemente acronica ambientata durante un’estate a Spinaceto. Questi elementi ritornano nel terzo lungometraggio dei D’I...

DAYS

DAYS

Fedele alla propria dichiarazione che Stray Dogs è stato il suo ultimo lungometraggio narrativo, Tsai negli ultimi anni ha dato vita a una produzione estremamente variegata più vicina al museo che alla sala cinematografica. Days non fa eccezione soprattutto se se ne conosce la genesi: è nato come il montaggio di diverse riprese anche distanti diversi anni l’una dall’altra fatte ai due ...

BECKETT

BECKETT

Pur di non deludere gli spettatori, i film dell’ultima stagione sembrano voler a tutti i costi cercare soluzioni stravaganti per evitare il già visto e ribadire la grandezza del cinema rispetto alle serie TV, conquistatesi un territorio che un tempo era del B-movie. Dal regista del bel Antonia. (dalla distribuzione quasi invisibile) non ci aspettavamo di certo un film d’azione, ma più ...

CORPUS CHRISTI

CORPUS CHRISTI

Dopo che su Netflix a fine luglio è uscito il suo ultimo film (The Hater), di Jan Komasa la Wanted ha cercato di distribuire in sala il precedente Corpus Christi (passato al Festival di Venezia). L’attuale situazione ha fatto sì che il film resti ancora inedito in Italia dato l’esiguo numero di sale che l’hanno potuto proiettare. Speriamo in una visibilità più ampia: pur non dice...

ON THE ROCKS

ON THE ROCKS

Anche se dobbiamo fare i salti mortali per poter vedere l’ultimo Sion Sono, per fortuna possiamo consolarci con l’ultimo film teorico della grande Sofia Coppola. C’è New York, l’amore, il (probabile) tradimento, la routine che logora i sentimenti e una protagonista-fan dei Beastie Boys e di Bernie Sanders. Senza dimenticare che On the rocks instaura una sottile e ricercata ...

IMPREVISTI DIGITALI

IMPREVISTI DIGITALI

Per lo spettatore italiano, la commedia francese è un mondo a sé stante: ne ha una conoscenza frammentaria e su di essa coesistono diversi orizzonti d’attesa che vanno a soddisfare ognuno una determinata fascia di pubblico. Al suo interno esiste un filone le cui origini potrebbero risalire a Bertrand Blier e che trova la sua massima espressione odierna in Quentin Dupieux, nei film del quale ...

STO PENSANDO DI FINIRLA QUI

STO PENSANDO DI FINIRLA QUI

Sto pensando di finirla qui, tratto dall’omonimo romanzo di Iain Reid, è essenzialmente una commedia. Il terzo film da regista di Charlie Kaufman si fa beffe sia della corrente americana indie del mumblecore sia degli sproloqui anticinematografici della serialità televisiva, e non è un caso sia uscito su Netflix. Dopo aver trattato del tema della perdita dell’ispirazione da parte dell&...

CHE FINE HA FATTO BERNADETTE?

CHE FINE HA FATTO BERNADETTE?

A giudicare dai trailer in sala, tra le narrazioni che sembrano avere più successo ci sono quelle che vedono al centro persone di mezza età le quali, armate di coraggio, prima o poi ce la fanno a dare un ordine alla propria vita: e gli spettatori, tra lacrime e grandi emozioni, tornano a casa rasserenati. Un tipo di cinema consolatorio, usa e getta, vittima del piccolo schermo pre-Netflix. Adattan...

LUCKY DAY

LUCKY DAY

Dopo l’apprendistato alla corte di un giovane Tarantino, Roger Avary si è imposto tra i tanti irregolari sbocciati nel cinema americano degli anni 90. Non c’è un suo culto autoriale, l’appassionato scopre i suoi (due) film tramite il passaparola o facendo zapping e ne rimane affascinato, spesso dimenticando poi il nome del regista. Eppure a lui si deve un film di genere niente ma...

ZOMBI CHILD

ZOMBI CHILD

Haiti e un collegio parigino. Due ambientazioni completamente antitetiche, tre piani temporali tenuti in piedi con un montaggio alternato e gli indimenticabili volti di Fanny (Louise Labeque) e Mélissa (Wislanda Louimat), nonché svariati richiami cinefili: da Ho camminato con uno zombi a Suspiria, con uno spunto che ricorda Cannibal Ferox (l’avrà visto Bonello? Tocca chiederglielo). Per parl...

5 È  IL NUMERO PERFETTO

5 È IL NUMERO PERFETTO

Anche se gli autori sottolineano che proviene da una graphic novel, 5 è il numero perfetto va collocato nel nascente filone dei cinefumetti italiani (Lo chiamavano Jeeg Robot, Copperman, Dolceroma e altri), e molti cinefili vedono in esso una rinascita del genere “come si faceva una volta”. Il paratesto, infatti, vorrebbe rifarsi a quell’immaginario, se si pensa all’ambient...

SERENITY – L’ISOLA DELL’INGANNO

SERENITY – L’ISOLA DELL’INGANNO

La prima parte di Serenity non fa di certo presagire un capolavoro, nonostante si voglia rifare a un immaginario noir classico (l’ambientazione portuale come in Mildred Pierce, la Hathaway bionda e con un piano simile alla Stanwyck di La fiamma del peccato). Cominciano a venire dei dubbi, quando Diane Lane e Anne Hathaway consumano i loro amplessi vestite come accadeva in un qualsiasi medioc...

IL GRANDE SALTO

IL GRANDE SALTO

Dopo tanti film di vario livello sulla malavita a Roma, era inevitabile che il filone venisse declinato in chiave comica, come succedeva in passato all’esaurirsi di un genere (si pensi ai Trinità, ai Milian/Er Monnezza, eccetera). Tirabassi, coadiuvato dall’intelligente sceneggiatore di Boris (Mattia Torre), maneggia bene il materiale, sceglie i comprimari giusti (impagabile il cameo d...

CLIMAX

CLIMAX

Le prove di una compagnia di ballo che degenerano per un’involontaria assunzione di droga si offrono come spaccato dell’attuale società parigina: da cui la scritta sarcastica che quello che state vedendo è un film fieramente francese. Grazie a trovate simili, presenti in tutti i suoi film, Gaspar Noé vanta molti più fan di un Lee Chang-dong, facendosi forte di un cinema esclusivamente ...

LO SPIETATO

LO SPIETATO

Renato De Maria ha sempre sviluppato le sue narrazioni a partire dal passato per riflettere sul presente (Paz!, La Prima Linea, La vita oscena) ben prima di Italian Gangsters: non si può, quindi, ridurre Lo Spietato, tratto da un libro sul superpentito ndranghetista Saverio Morabito, a un giocattolo citazionista. Lo è solo esteriormente, perché c’è uno stile che tiene conto di Romanzo Crimin...

L’UOMO FEDELE

L’UOMO FEDELE

Una firma non è, spesso, sinonimo di garanzia: in questo caso è difficile trovare un tratto che ci faccia intuire la mano di Jean-Claude Carrière, sceneggiatore di tutti i film di Buñuel (da Il diario di una cameriera in poi), di La cagna di Ferreri o di piccoli film di genere da riscoprire (come Miss Muerte di Jess Franco). Non basta tirare in ballo la dissacrazione del mondo borghese, non è solo...

BANDERSNATCH

BANDERSNATCH

È il film più chiacchierato del momento, sia perché è una produzione Netflix sia perché era inevitabile che l’interattività arrivasse alle immagini in movimento con persone reali: già sperimentato nell’industria del porno, ma amici gamer mi informano che già nel 2002 un Metal Gear prevedeva come plot twist la ribellione di Solid Snake alle scelte del giocatore, e lo stesso avviene in q...

UNSANE

UNSANE

E’ da tempo che i teorici dell’immagine si interrogano sulla bassa fedeltà e il suo rapporto coi media: se prima era patrimonio esclusivo delle gallerie d’arte, all’inizio del nostro secolo c’è stata l’esplosione degli horror girati in POV (costi ristrettissimi e incassi eccezionali) e, come sempre, le pratiche basse preparano il terreno al cinema alto (difatti,...

LA TERRA DELL’ABBASTANZA

LA TERRA DELL’ABBASTANZA

Presentato a febbraio al Festival di Berlino, La terra dell’abbastanza viene distribuito, da noi, solo a giugno: chi lo andrà a vedere? nonostante una buona accoglienza da parte della critica, forse pochi, ed è un vero peccato. Perché l’esordio dei fratelli D’Innocenzo sa bilanciare da un lato lo sguardo sulla criminalità nella periferia romana, collocandosi in un proficuo filone...

DOPPIO AMORE

DOPPIO AMORE

La filmografia di Ozon è sintomatica di cosa significhi essere autore alla fine della cosiddetta era postmoderna: vampirizzare autori del passato per costruirsi una riconoscibilità basata sull’uso di determinati segni e tematiche pre-esistenti. A titolo esemplificativo, si può notare come Ozon attinga dal Gotha degli autori (più o meno) rivalutati dalla nuova cinefilia, quelli che spesso il ...

QUELLO CHE NON SO DI LEI

QUELLO CHE NON SO DI LEI

Eva contro Eva meets Personal Shopper. Così si potrebbe riassumere l’ultimo film di Roman Polanski, da un romanzo del genere auto-fiction scritto da Delphine de Vigan: anche se nell’ambito di un discorso strettamente autoriale sembra un’opera più legata al suo sceneggiatore Olivier Assayas. Non facilita la riuscita dell’opera il fatto di affrontare un tema già sviscerato in...

THE DISASTER ARTIST

THE DISASTER ARTIST

Ogni generazione ha il regista-freak che si merita (da Tanio Boccia a Ed Wood), solo che oggi certe opere rimangono nella memoria collettiva “più del film che ha vinto l’Oscar dieci anni fa”. Fa uno strano effetto scoprire che gli stessi sceneggiatori di Colpa delle stelle e Città di carta, nonché un regista che ha sempre cercato quarti di nobiltà in Steinbeck, McCarthy e Faulkne...

L’INCREDIBILE VITA DI NORMAN

L’INCREDIBILE VITA DI NORMAN

Raggiunta la maturità, negli ultimi anni Richard Gere sembra scegliere esclusivamente progetti cinematografici a basso profilo, per aiutare registi sfortunati (è il caso di La Frode) o indipendenti (Gli invisibili). Nel primo film statunitense dell’israeliano Joseph Cedar (autore di Beaufort e Footnote, inediti in Italia) interpreta Norman Oppenheimer, personaggio inafferrabile eppure ben de...

FREE FIRE

FREE FIRE

Se l’ultimo film di Noah Baumbach ci restituisce un regista fedele al suo passato e ai suoi temi portanti, il discorso è diverso per l’ultima opera di Ben Wheatley. Mette i brividi pensare che Free Fire sia diretto dallo stesso regista di Kill List, comunque non il primo caso di normalizzazione da parte degli Studios dell’indipendente sbarcato a Hollywood (produttore esecutivo Ma...

THE MEYEROWITZ STORIES (NEW AND SELECTED)

THE MEYEROWITZ STORIES (NEW AND SELECTED)

Ogni regista elevato al rango di “autore” instaura un preciso orizzonte di attesa all’uscita di ogni suo nuovo film. Superamento all’interno dei propri temi consolidati o arretramento? Ci troviamo di fronte a casi antitetici con questo film di Noah Baumbach e l’ultimo di Ben Wheatley, Free Fire. The Meyerowitz Stories (New and Selected), opera ultima di Baumbach uscit...

CANE MANGIA CANE

CANE MANGIA CANE

Tre gangster progettano di effettuare, una volta usciti di galera, il loro ultimo colpo prima di ritirarsi: ma nulla andrà per il verso giusto. Che Paul Schrader non sia alieno dal fare esperimenti bizzarri lo si sapeva da tempo (qualcuno si ricorda Witch Hunt?). Dopo l’impari The Canyons, il Nostro già non dava buoni segni, e gira questa volta una controparte ironica del serioso e orribile ...

L’INFANZIA DI UN CAPO

L’INFANZIA DI UN CAPO

Dalla creazione, nel 1919, alla firma del trattato di Versailles, per narrare, in tre capitoli, della genesi del fascismo e di un delirio di onnipotenza. Alla sua opera prima, Brady Corbet si ispira a John Fowles e a un racconto di Sartre (da cui il film prende il nome), dimostra di possedere una personale cifra stilistica piuttosto eclettica, dirigendo tutt’altro che il solito film midcult ...

THE DINNER

THE DINNER

Da un romanzo di Herman Koch, la storia della cena-pretesto di due famiglie, appartenenti a due classi sociali diverse, che devono far di tutto per non far scoppiare lo scandalo intorno ai figli (che hanno ucciso un barbone), viene trasposta sullo schermo per la terza volta (dopo un film olandese e l’italiano I nostri ragazzi). Moverman ha dimostrato in passato di essere uno dei pochi indipe...

LE DONNE E IL DESIDERIO

LE DONNE E IL DESIDERIO

La Polonia del 1990 nel segno del cambiamento, dopo la vittoria della democrazia, servirebbe da sfondo e metafora per le storie di quattro donne che vogliono scappare dalla solita routine fredda e asettica. Il giovane regista Tomasz Wasilewski, già etichettato da qualcuno come il Dolan polacco, riesce a fare molto peggio del canadese. Non bastano un’orrida fotografia (truccata al computer) a...

LIBERE DISOBBEDIENTI INNAMORATE – IN BETWEEN

LIBERE DISOBBEDIENTI INNAMORATE – IN BETWEEN

Una legge non scritta della distribuzione italiana prevede l’uscita di qualche film medio-orientale “leggero” (ovvero, midcult) come tappabuchi impegnato-ma-non-troppo (possibilmente diretto da una donna). Le vicende di tre ragazze a Tel Aviv (un’avvocatessa sbandata, una dj lesbica e una timida con il fidanzato fondamentalista) hanno tutte le carte in regola per soddisfare...

LA TENEREZZA

LA TENEREZZA

A Napoli un uomo anziano simpatizza con i suoi nuovi vicini del Nord (Micaela Ramazzotti e Elio Germano) e tenta di evitare i figli. Forse nella coppia e nei suoi figli sogna la famiglia che vorrebbe (ri)avere. Tratto da un romanzo di Lorenzo Marone, nonostante lungaggini di sceneggiatura e qualche battuta che non avremmo voluto sentire, l’ultimo film di Amelio mette al centro di tutto i sen...

VIRGIN MOUNTAIN

VIRGIN MOUNTAIN

Il quarantenne Fúsi (Gunnar Jónsson) vive una triste routine divisa tra lavoro, bullismo e hobby infantili. La conoscenza di Sfojn (Ilmur Kristjánsdóttir) incrinerà le sue certezze, lo aiuterà a crescere e a compiere delle scelte, pur non permettendogli di uscire da una solitudine di natura esistenziale. Il quarto film del regista di Nói Albínói è abile nel descrivere l’impossibilità di esse...

VICTORIA

VICTORIA

Un unico piano sequenza (senza trucchi di montaggio) di 130 minuti ci narra la notte a Berlino della straniera Victoria (Laia Costa) con quattro sconosciuti che non promettono nulla di buono: e infatti la prima parte sembra quasi funzionare, nonostante qualche lungaggine. Ma a un’ora dall’inizio si trasforma in un film di genere ed è sempre più difficile sospendere l’incredulità,...

IL PERMESSO – 48 ORE FUORI

IL PERMESSO – 48 ORE FUORI

Quattro carcerati di diversa estrazione sociale escono per 48 ore di galera con un permesso: chi per regolare conti in sospeso, chi per fare i conti col proprio passato, le loro vite prenderanno strade inaspettate. L’opera seconda di Claudio Amendola come regista, da un soggetto di Giancarlo De Cataldo, possiede la giusta empatia verso i suoi personaggi mettendoli al centro della narrazione....

IL PADRE D’ITALIA

IL PADRE D’ITALIA

L’omosessuale Paolo (Luca Marinelli) soccorre in discoteca la sbandata Mia (Isabella Ragonese) solo per scoprire che aspetta un bambino da padre ignoto. Seguirà un viaggio solo andata, lungo quanto il film, dal Piemonte al profondo Sud. Da Amelio (Il ladro di Bambini) a Virzì (La pazza gioia), sembra che per narrare grandi temi la miglior scelta sia il road movie, in modo tale da toccare (ne...

LA LUCE SUGLI OCEANI

LA LUCE SUGLI OCEANI

Negli anni Dieci dello scorso secolo, Tom Sherbourne (Michael Fassbender) si trasferisce su un’isola in cerca di tranquillità. Si sposa con Isabel (Alicia Vikander) che non riesce a portare a termine due gravidanze. Ma dal mare una barca porta loro un neonato: denunciarlo o accudirlo come proprio? La sceneggiatura firmata dal regista (tratta da un romanzo di M.L. Stedman) suggerisce purtropp...

BARRIERE

BARRIERE

Barriere racconta la storia di un padre di famiglia, Troy Maxson, nella Pittsburgh degli anni 50: ex giocatore di baseball ora netturbino, in crisi nel rapporto con sua moglie (per via di un adulterio) e con suo figlio, che vorrebbe diventare un giocatore anche lui. Si ritrova l’empatia con gli strati più umili della società (incarnati dal fratello Gabe, mutilato di guerra, e dall’ubri...

MOONLIGHT

MOONLIGHT

Con un cast all-black, il film narra le tre fasi cruciali della vita di Chiron: infanzia, adolescenza, età adulta. La ricerca di sé stesso da parte del protagonista è il centro intorno al quale si dipanano i molti temi messi in campo, principalmente la droga, il bullismo e l’omosessualità. Cinema nero adulto che sa a chi attribuire le colpe degli eventi mostrati, dandole tanto all’ambi...

IL MEDICO DI CAMPAGNA

IL MEDICO DI CAMPAGNA

Nella provincia francese, il medico generico Jean-Pierre (François Cluzet, che è passato da Chabrol a Quasi Amici) è amato da tutti. Quando scopre di avere una grave malattia, gli viene affiancata la fascinosa Nathalie (Marianne Denicourt). Per gli abitanti del paese avere a che fare con la nuova collega non sarà semplice, ma lei farà di tutto pur di farsi accettare. Cinema tipicamente francese ne...

AQUARIUS

AQUARIUS

Clara vive in un complesso condominiale chiamato Aquarius: viene continuamente invitata ad andare via, ma farà di tutto per rimanere. 145 minuti di durata e la divisione in capitoli segnalano un’ambizione romanzesca ma, nonostante gli intenti sinceri, il film gira spesso a vuoto con il suo rischioso tentativo di racchiudere passato e futuro di un intero paese nel ritratto di una donna. Tutto...

PAY THE GHOST

PAY THE GHOST

Nicolas Cage, con la media di 4 film all’anno da protagonista, quasi tutti maldestri e interscambiabili, sembra un vero e proprio genere a sé, e ben codificato. Con questo Pay the Ghost non siamo ai livelli deliranti di Left Behind, ma l’avesse diretto Schrader (Il nemico invisibile) per qualcuno magari sarebbe anche un cult. Qui Cage in soli 10 minuti recita Goethe, si veste da cowboy...

MIKE & DAVE – UN MATRIMONIO DA SBALLO

MIKE & DAVE – UN MATRIMONIO DA SBALLO

Terza commedia (dopo Nonno Scatenato e Cattivi Vicini 2) per Zac Efron nel solo 2016. Al di là delle (tante) volgarità gratuite, il dato più agghiacciante in questa teen-comedy, è la descrizione delle due co-protagoniste da parte degli sceneggiatori (ovviamente maschi): decerebrate represse le cui uniche battute ruotano intorno al sesso (con notevole insistenza sulla parola “cazzo” e l...

GO WITH ME

GO WITH ME

Colossale flop negli Stati Uniti e da noi, la combinazione “thriller + attori (più o meno) noti + ambientazione che ci si aspetta da un regista scandinavo in trasferta”, sembra un modesto tappabuchi. Lester (Anthony Hopkins) e il giovane balbuziente Nate (Alexander Ludwig), nella solita cittadina fredda e rurale piena di anziani, si appassionano alle vicissitudini della bionda Lilian (...

INDIVISIBILI

INDIVISIBILI

Dopo il grottesco Mozzarella Stories e il noir iperstilizzato Perez., Edoardo De Angelis racconta la storia di Dasy e Viola, due gemelle siamesi sfruttate da chiunque: ma una delle due vede nella loro separazione la rottura da questa condizione genetica-esistenziale. Allegoria efficace della purezza e di una provincia che ormai mercifica tutto ciò che ha perso (dalla fede ai sentimenti) con le tri...

DEMOLITION – AMARE E VIVERE

DEMOLITION – AMARE E VIVERE

Davis (Jake Gyllenhaal) perde la moglie Julia (Heather Lind) in un incidente d’auto. Tenterà di sublimare la sua repressione in vari modi, dallo sfasciare case allo scrivere lettere all’ufficio reclami di una ditta di distributori automatici. Ma grazie a queste lettere stringerà un’importante amicizia. Un film fatto per non piacere a nessuno. Jean-Marc Vallée si compiace del suo ...

SOLE ALTO

SOLE ALTO

Come in Al di là delle montagne, tre anni e tre storie diverse per raccontare un paese che cambia, ma qui c’è una guerra sullo sfondo. I personaggi non sono gli stessi, ma gli attori sì: forse per dirci che i nostri sentimenti sono vittime della Storia che, con i suoi conflitti, la sceneggiatura fa rientrare nelle vite dei protagonisti attraverso dettagli non sempre microscopici. Sole Alto p...